9 maggio 2017

PRESIDENTE BOSCHIS VINCE IL PREMIO BOGIANEN 2016

 

La nostra Presidente Giovanna Politano Boschis l’ 8 maggio 2017 ha ricevuto il premio Bogianen 2016 per aver compreso l’importanza della formazione aziendale, aver valorizzato la cultura del “fare impresa” al femminile contribuendo allo sviluppo delle pari opportunità e per il suo ruolo di donna imprenditrice nell’azienda di famiglia.

Si dice generalmente che le donne non siano collaborative tra di loro, che siano invidiose e che non sappiano fare fronte comune, soprattutto in ambito lavorativo. Non è questo il caso di Giovanna Politano Boschis, che, al contrario, ha dedicato gran parte della propria vita alla valorizzazione del saper fare femminile. Fin dai primi anni di attività in Rai ha infatti colto con un certo disagio non solo la disparità di trattamento economico tra uomini e donne, ma anche il divieto di accesso a determinati ruoli per il gentil sesso. Nonostante questa breve esperienza, terminata con il matrimonio con Carlo Boschis e il conseguente ingresso lavorativo nell’azienda di famiglia del marito, Giovanna non dimenticherà le valutazioni sulle diversità di genere, che anzi torneranno come tematica ancora più forte nel corso della sua carriera. Ma si sa che in certi momenti alcuni temi e pensieri passano in secondo piano: Giovanna e Carlo hanno nel giro di una manciata di anni ben 5 figli (più una sesta in affidamento) e sono dediti, insieme ai fratelli di Carlo, alla crescita della storica Boschis S.p.a., azienda nata nel 1910, leader sul territorio non solo per i legnami di pregio, ma anche per l’ideazione e progettazione di arredamenti ad hoc. È proprio attraverso il lavoro sul campo, di cui ha sempre prediletto l’attività in negozio che le consentiva un dialogo diretto con il pubblico, che Giovanna ha potuto cogliere e valutare l’inesperienza con cui spesso arrivavano i giovani che si affacciavano al mondo del lavoro appena terminati gli studi. Da qui ha iniziato a farsi largo la consapevolezza dell’importanza della formazione, non solo teorica, ma soprattutto pratica, ritagliata su misura in base alle reali esigenze aziendali. Giovanna riprende in mano i testi di ragioneria (percorso di studi intrapreso per volere paterno, nonostante il suo desiderio di frequentare il liceo artistico e la sua spiccata vena artistica, che ha successivamente trovato espressione in numerosi dipinti) e inizia a tenere corsi presso l’Api (Associazione piccole e medie imprese), a cui la ditta Boschis era iscritta. Comincia così l’ascesa di Giovanna nel mondo della formazione (sia per giovani, sia interna alle aziende), culminata con la creazione dell’ApiFormazione di cui è stata presidente e amministratore unico per 7 anni. Giovanna però è di ampi orizzonti e capisce l’importanza del confronto: entra quindi a far parte di un gruppo di lavoro a livello europeo, che si riunisce mensilmente, e inizia a sperimentare la formazione continua anche a distanza. Sono anni in cui Giovanna non si dedica solo alla formazione altrui, ma approfondisce i suoi studi sulla storia delle pari opportunità e diventa esperta delle politiche di genere. Giovanna è in piena ascesa: nel 1989 diventa co-fondatrice di Apid (Associazione delle donne imprenditrici titolari di PMI associate all’Api), di cui sarà alla presidenza per 16 anni, riuscendo anche a coinvolgere altre realtà territoriali e a creare una rete di donne imprenditrici, la ConfApid, di cui rimane alla guida per 8 anni. Dà vita al comitato per l’imprenditoria femminile presso la Camera di commercio di Torino e a livello nazionale viene chiamata a intervenire al tavolo di lavoro per la stesura delle leggi 125/91 e 215/92 sulle tematiche delle 18 pari opportunità. Ma la cultura del lavoro femminile deve essere incentivata anche oltreconfine: a Vienna, nel 2006, diventa presidente dell’associazione FEM (Femmes Européennes des Moyennes et Petites Entreprises) e nel 2010 arriva perfino in Senegal per indirizzare le donne africane alla via dell’emancipazione. È quindi grazie al suo costante e lungimirante impegno che oggi molte donne hanno la possibilità e le capacità di entrare in modo autonomo e attivo nel mondo del lavoro, con la consapevolezza di non essere seconde a nessuno e con l’incoraggiamento a unirsi perché come Giovanna stessa ama dire “sole siamo invisibili, insieme siamo invincibili”.